AXELOS ha emesso un chiarimento su due aspetti:
- i corsi ed esami “combo” fra foundation e practitioner;
- incompatibilità fra ruolo del trainer e quello dell’invigilator o proctor per la supervisione agli esami.
Qui trovate il documento completo.
Premetto che è un chiarimento che coinvolge direttamente le società di formazione e solo indirettamente i candidati che partecipano ai corsi. Per quanto riguarda la prima parte mi sembrano delle considerazioni abbastanza ovvie vista la propedeuticità del foundation certificate per conseguire il practitioner certificate. Sono già disponibili di fatto delle soluzioni da parte degli EI che permettono di sapere in via ufficiosa il risultato dell’esame foundation in tempi rapidissimi se non immediati.
Per quanto riguarda la seconda parte dell’incompatibilità fra ruolo del trainer e quello dell’invigilator/proctor un senso di fondo giusto e corretto c’è. Se vogliamo il ruolo del docente e quello del supervisore un po’ in conflitto sono. Un indicatore di qualità spesso utilizzato per i docenti è il tasso di superamento e i punteggi presi dagli esaminandi che hanno partecipato al corso. Da un punto di vista vedo corretta una separazione fra i ruoli. In passato mi è capitato diverse volte di avere una persona che veniva a fare da invigilator in corsi che ho tenuto, non ho mai avuto problemi su questo e il mio tasso di superamento agli esami è prossimo al 100% e non è dipendente da invigilator “compiacenti”. Certo ogni volta che attendo i risultati della sessione sto con un po’ di patema d’animo nell’attesa, se qualcuno non lo supera o lo supera proprio “border line” è un fallimento come docente perché non è riuscito a trasmettere tutto quello che avrebbe dovuto.
Forse la direttiva AXELOS, che comunque so che stanno un po’ rivedendo in questi giorni, è un po’ troppo stringente anche se a mio avviso non concettualmente sbagliata. Nella versione di aprile 2014 dei chiarimenti AXELOS vieta di fatto la possibilità al trainer del corso di essere il supervisore all’esame che ne deriva. Questo comporterebbe la necessità di avere un supervisore all’esame diverso dal trainer e quindi costi aggiuntivi per l’azienda di formazione. Non è tanto per i costi aggiuntivi ma per il fatto che questi costi verrebbero portati su chi partecipa al corso che uniti agli aumenti per i singoli costi di esame potrebbe non essere indifferente.
Come detto io non ci vedo nessun problema al fatto che qualcun’altro faccia da supervisore per un esame di un corso che ho tenuto io, d’altro canto capisco anche che questo comporterebbe degli aumenti di costo evitabili. Basterebbe intensificare un po’ i controlli a campione nelle sessioni d’esame da parte degli EI per disincentivare eventuali furbizie negli esami che forse qualcuno fa’. Sono quasi 10 anni che tengo saltuariamente corsi con i conseguenti esami e non sono mai incorso in controlli ne programmati ne non programmati da parte degli EI, forse il problema risiede qui.