Riprendo e posto qui dei post che avevo fatto tempo fa sul blog di itSMF Italia. Questo è uno di quelli
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Come annunciato il primo post sul cloud computing. Direi che la cosa migliore è partire dall’inizio, cioè iniziando a spiegare cos’è il cloud computing. Molti sicuramente lo sanno già però ripeterlo non fa sicuramente male.
Il nome “Cloud computing” è usato sempre più spesso sia da riviste specializzate che non, che cos’è il cloud computing? Intanto, per gli amanti della lingua italiana, dobbiamo dire che non esiste un termine italiano che esprima il concetto di cloud computing, potremmo dire “nuvola computazionale” ma, a parte il fatto che non è utilizzato comunemente, non esprime il senso del termine in inglese che intende l’accesso alla rete (Internet) dalla quale ottenere/acquistare servizi.
Per arrivare a rispondere alla domanda “che cos’è il cloud computing?” forse è opportuno fare un piccolo passo indietro. L’ICT è sempre più pervasivo all’interno delle aziende e delle case, il nostro modo di lavorare si è evoluto fino ad arrivare alla configurazione attuale con la tecnologia informatica che supporta e spesso abilita il business. Prima avevamo grossi elaboratori centrali e dei terminali periferici utilizzati dagli utenti ma le elaborazioni erano fatte centralmente dai grossi elaboratori. L’evoluzione tecnologica ha permesso di portare potenza elaborativa con costi accessibili verso la periferia portandoci in un’era ibrida, era presente potenza di calcolo sufficiente sulle postazioni di lavoro periferiche per poter fare delle elaborazioni mentre altre, più onerose, erano svolte centralmente nei grossi centri elaborazione dati.
Oggi il nostro modo di lavorare è ancora cambiato, siamo molto meno “statici” di un tempo e “multi device”, abbiamo un laptop, unosmartphone e magari anche un tablet, lavoriamo sia dall’ufficio, da casa ma anche in movimento. Come affrontare questa complessità? La risposta diventa semplice, serve un qualche cosa che permetta di usufruire del supporto che ci da l’IT aziendale senza il vincolo di doverlo vedere come un oggetto, in modo sintetico alle aziende ed ai professionisti serve un IT “a servizio”. È importante fare una distinzione, l’IT lo si può suddividere logicamente in due macro ambiti, il primo è l’IT che ci supporta nelle attività di tutti i giorni e che il business sta sempre di più vedendo come una commodity, altra cosa è l’IT visto in modo strategico e che può aiutare a fornire un vantaggio competitivo alle nostre aziende, questo non è, ovviamente, una commodity ed è più difficilmente “esternabilizzabile” a servizio.
Tornando alla domanda, quindi cos’è il Cloud Computing? Il Cloud computing è l’IT (più correttamente la parte non strategica dell’IT) di cui ne vado ad usufruire a servizio, cioè che viene visto comecommodity, una nuvola (il cloud per l’appunto) a cui collegare la “spina” e usufruirne “disinteressandoci” di che cosa c’è dietro in modo del tutto analogo a quello che si fa con la spina della corrente di cui ci disinteressiamo della rete, delle centrali e di quant’altro c’è dietro.
Questo per quanto concerne comprendere la “filosofia” del cloud computing, se andiamo a vedere la letteratura si vede che il cloud computing viene suddiviso in tre livelli:
- IaaS (Infrastructure as a Service). Nel quale si utilizzano le risorse hardware in remoto.
- PaaS (Platform as a Service). Nel quale viene eseguita in remoto una piattaforma software che può essere costituita da diversi servizi, programmi, librerie, etc.
- SaaS (Software as a Service). Consiste nell’utilizzo di programmi in remoto.
In conclusione che cosa possiamo dire del Cloud computing? È un approccio che permette di vedere alcuni aspetti dell’IT come servizio a consumo, se vogliamo permette anche di separare più marcatamente il chi riceve il servizio e chi lo eroga.
Aspetto importante da ricordare è che tutte le problematiche organizzative di erogazione del servizio, gestione dell’infrastruttura, manutenzione, etc. non spariscono ma semplicemente non sono viste dal cliente del servizio, chi eroga e fornisce il servizio in ottica cloudcontinua ad avere tutta la sua infrastruttura e le operations, chi riceve il servizio, invece, andrà più a focalizzarsi sugli aspetti di valutazione, acquisto e gestione del fornitore.
Grazie
Andrea Praitano